Eravamo rimasti all’accordo fra Hank Rogers e Alexey Pajitnov, la richiesta di approvazione presso il ministero Russo…
Il Ministero, fortunatamente per entrambi, diede il nulla osta. Henk è felicissimo di essere riuscito nel suo intento, era riuscito ad assicurarsi i diritti di esclusiva di sfruttamento del marchio Tetris!
L’unico problema è che la Atari stava già producendo il Tetris su una propria consolle portatile arrivando a vendere mezzo milione di unità su licenza della MirrorSoft del Signor Maxwell.
Si andò per avvocati, una causa che diventò di dominio pubblico. Ma alla fine vinsero Henk e Alexey, spalleggiati dal colosso Nintendo. Nintendo all’epoca era un gigante tecnologico con fior di risorse legali ed economiche, paragonabile Apple oggi.
Henk, felice di avere un lieto fine si ricorda però l’amico Alexey ( che ancora non ha mai visto un soldo per colpa del governo sovietico, che non ha riconosciuto alcuna parte dei diritti di utilizzo al programmatore russo ). Henk considera questo Inaccettabile.
Lui aveva promesso un contratto trasparente che non per colpa sua non è stato mantenuto. Henk aiuta l’amico Alexey, convicendolo a trasferirsi un USA e ad accettare un lavoro a Microsoft. Destinazione: Seattle.
La storia sembra conclusa qui… non lo è! C’è un risvolto fortunato per Alexey.
Come tutti sappiamo l’URSS cessò di esistere… e che implicazioni aveva questo per il contratto firmato con la Nintendo? Si sciolse. Facendo tornare tutti i diritti ad Alexey che dal 1996 comincia a ricevere i suoi proventi. Inutile dire che nel giro di poco tempo Alexey divenne ricco.
Il russo, felicissimo, assieme all’amico Henk, decise poi di formare la Tetris Company con sede alle Hawaii, la società che ancora oggi detiene tutti i diritti del videogioco.
Ancora oggi il Tetris continua a vendere dopo oltre 35 anni.
Nonostante sia un gioco oramai “antiquato” è ancora disponibile per tutti i telefoni cellulari di ultima generazione e ogni anno si disputano un gran numero di tornei in tutto il mondo. Dopo decenni il gioco continua ad attirare l’attenzione di psicologi, sociologi, comportamentisti ed esperti di salute sociale.
Beh, complimenti! Sei arrivato al quinto e ultimo capitolo della storia del Tetris.
Meriti di celebrare con una bella partita a quello che ora è il tuo gioco preferito, e che di sicuro sai apprezzare ancora meglio che mai dopo averne letto la storia.
Continua a giocare, e sfidare i tuoi amici a battere il tuo punteggio migliore. E se vuoi, condividi con loro la buffa e improbabile storia del Tetris.
La storia del tetris a dei risvolti proprio divertenti